Ca’ de la Masséra

Con torchio e graticci per i bachi da seta
Via Alessandro Manzoni

Si tratta di un insieme di locali comunicanti direttamente con la retrostante “Curt del Bèrghem”, destinati un tempo alla lavorazione dell’uva, fino alla produzione del vino locale. Il nome deriverebbe da “Casa della massaia”, la donna che probabilmente gestiva il locale che dava su Via Manzoni, adibito alla cosiddetta “Frasca”. Quando vi era la produzione del vino novello, “Nustranèll” o “Mericanèll”, veniva messa fuori sulla via “la frasca” (alberello verde), ad indicare la presenza di un’osteria, e la gente che passava si fermava a bere e a mangiare polenta e alborelle. “La frasca la durava fin che ghè n’era per i otri” (durava finchè c’era del vino per gli altri).

Al suo interno sono ancora presenti un torchio vinario e i graticci utilizzati per l’allevamento domestico del baco da seta.

Cà de la Masséra, esempio ben conservato di abitazione contadina, è stata recentemente acquisita dall’Amministrazione Comunale per salvaguardarne l’integrità e realizzare al suo interno un Museo della tradizione.